L’adesione alla Previdenza Complementare avviene tramite la destinazione, al Fondo Pensione, di due voci contributive a carico del Lavoratore:
- il contributo personale;
- il Tfr.
Ma quali sono i vantaggi per gli iscritti?
Vantaggi economici: il datore di lavoro contribuisce con un versamento a suo carico!
Destinare il contributo personale alla Previdenza Complementare comporta l’obbligo di versamento di un contributo a carico del datore di lavoro, dovuto solo agli iscritti a Previp e che, pertanto, non può essere trasformato in alcuna altra forma retributiva per i non iscritti. In un certo senso, è come se gli aderenti avessero un rendimento fisso ogni anno, che dipende dal CCNL di riferimento e dal loro reddito.
Esempio: ipotizziamo che il contributo a carico Azienda previsto dal tuo CCNL sia pari al 1,50% annuo e che la tua retribuzione sia di € 30.000 lordi: ogni anno, avrai “un’entrata certa” di € 450.
Lavoratore | RAL | Contributo lavoratore | Contributo datore di lavoro | Versamento annuo posizione previdenziale |
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A | €45.000,00 | 2% (€ 75,00 mensili) | 2% (€ 900,00 annui) | + € 1.800,00 |
B | €55.000,00 | 2% (€ 92,00 mensili) | 2% (€ 1.100,00 annui) | + € 2.200,00 |
C | €120.000,00 | 4% (€ 400,00 mensili) | 4% (€ 4.800,00 annui) | + € 9.600,00 |
Vantaggi fiscali: i contributi entrano nel Fondo senza essere tassati!
Il contributo personale versato a Previp viene trattenuto dalla busta paga senza concorrere a formare il proprio reddito (fino al limite di € 5.164,57 annui). Questo significa che si metterà nel “salvadanaio Previp” una somma decisamente più elevata di quella che si riceverebbe tassata in busta paga.
Vediamo un esempio numerico. Ipotizziamo che il contributo a carico iscritto previsto dal tuo CCNL sia pari all’1% al mese, pari a € 300 annui, mentre se non sei iscritto quegli stessi € 300 annui in busta paga diventeranno € 186 netti (ovvero € 15,50 al mese, quasi € 10 in meno rispetto a chi è associato al Fondo!).
Quando e quanto saranno tassati i contributi (personale e aziendale)?
Quando si richiederà la liquidazione, totale o parziale, la tassazione massima applicata è pari al 23%, mentre la minima è pari al 9%. Un bel risparmio rispetto agli scaglioni IRPEF (compresi tra il 23% e il 43% + addizionale regionale e comunale)!
Esempio 1 | Esempio 2 | Esempio 3 | ||||
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LAV. A | LAV. B | LAV. A | LAV. B | LAV. A | LAV. B | |
RAL | €45.000,00 | €45.000,00 | €55.000,00 | €55.000,00 | €120.000,00 | €120.000,00 |
Contributo dipendente | – | €900,00 | – | €1.100,00 | – | €4.800,00 |
Contributo azienda | – | €900,00 | – | €1.100,00 | – | €4.800,00 |
Imponibile fiscale | €45.000,00 | €44.100,00 | €55.000,00 | €53.900,00 | €120.000,00 | €119.635,00 |
IRPEF | €13.420,00 | €13.078,00 | €17.220,00 | €16.802,00 | €44.770,00 | €44.613,00 |
Totale netto busta paga | €31.580,00 | €31.022,00 | €37.780,00 | €37.098,00 | €75.230,00 | €75.022,00 |
Versamento Previp | – | €1.800,00 | – | €2.200,00 | – | €9.600,00 |
Totale disponibilità | €31.580,00 | €32.822,00 | €37.780,00 | €39.298,00 | €75.230,00 | €84.622,00 |
Risparmio fiscale lav B. | + € 342,00 | + € 418,00 | + € 156,77 | |||
Delta disponibilità lav B. | + € 1.242,00 | + € 1.518,00 | + € 9.392,00 |
Vantaggi fiscali: anche la liquidazione del TFR è molto più vantaggiosa nel Fondo!
Il TFR destinato a Previp, in sede di liquidazione totale o parziale, è soggetto a una tassazione massima del 23% e minima del 9%. Anche in questo caso, un bel risparmio rispetto all’aliquota TFR che è compresa tra il 23% e il 43% applicata dal datore di lavoro sul TFR lasciato in Azienda!
Non solo. La tassazione sul TFR lasciato in Azienda, applicata dal datore di lavoro, è separata e non a titolo definitivo: questo significa che nei 5 anni successivi l’interruzione del rapporto di lavoro, il lavoratore è soggetto a una riliquidazione da parte dell’Agenzia delle Entrate con un potenziale conguaglio a suo sfavore (ovvero l’Agenzia delle Entrate potrebbe chiedere di versare ulteriori imposte!)
Vantaggi fiscali: un’imposta sui rendimenti molto competitiva
La rivalutazione conseguita annualmente dai gestori di Previp è soggetta a un’imposta minima del 16% e massima del 20%, in base alla linea di investimento prescelta, a differenza di altri strumenti di gestione del risparmio per i quali l’imposta sul è pari al 26%.